di Roberto Savio – OTHERNEWS
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È la terza volta nella storia degli Stati Uniti che c’è un impeachment ad un presidente e nemmeno questa volta succederà perchè la maggioranza repubblicana non farà passare l’impeachment e questo sarà un boomerang per i democratici.
Sappiamo che il 63% degli americani è contro l’impeachment e bisogna tenere in conto che la storia degli Stati Uniti è una storia diversa da tutte le altre. Il sistema elettorale americano fa in modo che non sia la maggioranza del popolo a decidere, ma una serie di meccanismi costituzionali che vennero creati quando nacquero gli USAi. Per esempio: ogni stato ha 2 senatori, la California, 30 milioni di abitanti, ha 2 senatori, il Wyoming, 800MILA abitanti, ha 2 senatori. La maggioranza degli stati piccoli e poveri degli USA controlla il Senato e rappresenta la maggioranza delle persone che guardano a Trump come al loro leader.
Non dimentichiamoci che ad ogni elezione gli elettori bianchi diminuiscono del 2% e questa crisi della sicurezza è quella che porta ad un trumpismo molto forte.
D’altra parte negli USA i dati attuali dimostrano che c’è un clima favorevole all’elezione di Trump. Il Gallup della scorsa settimana dice che quasi il 70% degli americani oggi ritiene di stare meglio che negli ultimi 20 anni dal punto di vista economico.
Quello che sta accadendo è una decomposizione degli Stati Uniti come paese democratico. Un paese democratico necessita di un equilibrio tra l’esecutivo, il legislativo e il giuridico. Oggi il giuridico si sta trasformando in uno strumento della destra americana, specialmente quando Trump sarà eletto per altri 4 anni. E entro il 2024 molti giudici della Corte Suprema moriranno e verranno sostituiti. In un paese dove non c’è equilibrio tra le due entità costituzionali c’è un declino della democrazia.
E abbiamo tutti i dati che dimostrano che la gente è contenta della situazione. La gente vuole che l’impeachment non vada da nessuna parte, la maggioranza delle gente vuole votare la rielezione di Trump, la maggioranza della gente ritiene che la situazione economica sia perfetta, di conseguenza gli Stati Uniti stanno cambiando radicalmente rispetto a quegli Stati Uniti che alla fine della II Guerra Mondiale crearono le Nazioni Unite, credevano nel multilateralismo, credevano nella democrazia internazionale.
E tutto questo genera un problema di fondo: cioè che persone come Trump, che parlano a nome di un paese forte e libero, che non prendono impegni internazionali se non nell’interesse nazionale, propongono una formula che sta funzionando in molti paesi del mondo, così che questa crisi della democrazia e del multilateralismo, che il fallimento dell’impeachment di Trump simbolizza, è una crisi molto profonda e così già cambiano i giochi internazionali.
Trump può fare quel che vuole ma non può arrestare la crescita della Cina, l’Europa non può arrestare la crescita della Cina.
Il mondo cambia, e quando nel 1992 si celebrò il quinto centenario della scoperta dell’America, allo stesso tempo celebriamola fine della supremazia di Europa e Usa nel mondo.