di Marlene Simonini – OTHERNEWS
Accade nella République du Congo ed accade ancora nel 2020. Bambini svantaggiati vengono tacciati di “stregoneria” e conseguentemente abbandonati, discriminati o, ancora peggio, sottoposti a trattamenti “riparatori” da parte di esorcisti. Accade ancora oggi ed EVAPEV, piccola associazione no profit creata dalla mente e dagli sforzi di Madame Fanny Kamweni, combatte tale fenomeno a mento alto.
Il presupposto attorno al quale è nata EVAPEV è: l’uomo è un essere sociale e costituisce un vero investimento per il futuro della nazione. Parole sante che rappresentano una sfida quando messe in atto in Congo, lo stato centro africano con il PIL pro capite tra i più bassi al mondo ed una popolazione in continua crescita.
Una eroina congolese che non conosciamo
Madame Fanny Kamweni, ex fille de la rue, ragazza di strada, trae forza dalla sua storia personale: accusata di stregoneria da bambina ora combatte lo stesso stigma. Esistono ancora bambini accusati di stregoneria, abbandonati e discriminati, che siano disabili o no; in questa sede si riporterà una sola storia, quella di Deki, bambino che, dopo esser stato tacciato di stregoneria, era stato sottoposto alle “cure” di un esorcista. L’esorcista gli ha somministrato dosi di acqua e sabbia negli occhi, una procedura che sarebbe servita a disincantarlo ed oggi Deki, secondo l’opinione di un oftalmologo, necessita di un intervento chirurgico.
Madame Fanny sa che tali storie, innumerevoli, nascono dalla povertà e dalla mancanza di educazione, per questo EVAPEV, come primo focus, si occupa di garantire un’istruzione ai bambini congolesi più in difficoltà e di proteggere giovani mamme, per la maggior parte minorenni. EVAPEV vuole essere una struttura per la consultazione, prevenzione, difesa, orientamento, protezione sociale, legale ed ambientale per le persone vulnerabili.
La scuola di Fanny per i suoi piccoli
Ciò che EVAPEV è riuscita a fare, con le sue più che limitate risorse, è più che sbalorditivo: supporta 50 bambini orfani vittime di esclusione sociale e 13 madri adolescenti.
Il supporto va dal pagare la retta scolastica, al provvedere all’assistenza sanitaria, dal supportare i bambini con del vestiario e fornire aiuto psicologico alle giovani mamme, oltre ad avviarle, in alcuni casi, ad un’occupazione lavorativa. In più, dettaglio da non sottovalutare, EVAPEV opera nella diffusione di una comunicazione non violenta nelle scuole, offrendo corsi per insegnanti e studenti, al fine di stabilire una comprensione reciproca.
Oggi OtherNews vuole raccontare questa storia di forza e coraggio. Madame Fanny, quando le si chiede delle sue prospettive, non esita a spiegarle: “desidero ospitare, formare, coltivare, organizzare il sostegno, il follow-up dei giovani, cosicché quando lasciano questo luogo possono essere in grado di essere membri attivi ed utili, negli stessi territori in cui sono stati respinti o accusati di stregoneria”.
Per aiutare Fanny, scrivere direttamente a lei fannykamweni@gmail.com per una donazione via Western Union
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