The Sunday Breakfast – 74 – Cosa è successo nel mondo

Numero 74 – Cosa è successo nel mondo questa settimana? Panoramica sui fatti globali principali, a volte trascurati dal mainstream.

a cura di Cecilia Capanna

di Alice Minati – 8-14 marzo 2021

Siamo al numero 74 cosa è successo nel mondo questa settimana?
La pandemia e la campagna vaccinale continuano a tenere banco ma nella settimana dell’8 Marzo abbiamo voluto dedicare grande attenzione alle donne e ai loro diritti, senza dimenticare che l’11 Marzo di 10 anni fa un enorme tsunami si abbatteva sulla città di Fukushima spezzando migliaia di vite.

Il punto su AstraZeneca

Mentre Riccardo Petrella appura amaramente che è inutile fare richieste al WTO di eliminare i brevetti del vaccino perché non le considera e restano lettera morta, Gianfranco Maselli e Ilaria Fieroni ci propongono una breve sintesi degli eventi della settimana che hanno scosso il settore dei vaccini, in Italia e all’estero. Dal blocco delle 250 mila dosi destinate all’Australia; ad alcuni casi di mala gestione “dell’oro liquido” di quest’ultimo anno; passando per i 3 casi di morti sospette in Sicilia.

Il punto di Gianfranco e Ilaria include la spiegazione del fenomeno del “brokeraggio dei vaccini”, un sistema di intermediazione poco trasparente che lascia aperti molti interrogativi👇

https://www.other-news.info/notizie/2021/03/14/broker-dei-vaccini/

Il burqa e i diritti delle donne. Tra sensibilità occidentale e libera espressione di fede.

Difesa dei diritti delle donne o islamofobia occidentale? Il velo e le sue interpretazioni in occidente, dalla negazione della donna e delle sue libertà alla presunta difesa di una libertà di religione e di culto. In tutto questo lo stato occidentale, in quanto regolatore, che parte deve giocare?

Rosarianna Romano ci accompagna nella sua analisi partendo dall’esito del referendum di revisione costituzionale tenutosi in Svizzera che vieta di celare il volto in tutti i luoghi pubblici 👇

http://www.other-news.info/notizie/2021/03/08/svizzera-burqa-vietato-e-giusto-o-sbagliato/

Chi perde il lavoro e chi si sposa “da bambina” – gli effetti della pandemia nel mondo.

Se la pandemia ha significato per molti nel mondo un blackout e lo sfumare di molte opportunità, sia lavorative che non, per tantissime giovani donne e bambine questo evento drammatico ha significato l’abbandono scolastico e il matrimonio precoce.

Nel suo articolo Marlene Simonini ci racconta di società fragili dove i mezzi scarseggiano e dove dare in sposa una bambina sgrava la famiglia dai costi necessari al suo mantenimento. Private di una completa istruzione, le spose bambine non hanno la possibilità di realizzare i propri sogni al di fuori del contesto familiare 👇

http://www.other-news.info/notizie/2021/03/14/spose-bambine-nella-pandemia-covid-19/

Le vittorie delle donne nel 2020

Il 2020 “annus orribilis” in tutto e per tutto? Forse in buona parte si… eppure ci sono stati traguardi importanti raggiunti dalle donne a difesa dei loro diritti. La legalizzazione dell’aborto in Argentina; il Sudan che ha reso illegali le odiose pratiche di mutilazione dei genitali femminili; la legalizzazione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso; alcuni paesi in cui gli assorbenti hanno smesso di essere considerati un bene di lusso. 

Naomi Di Roberto ci accompagna in una panoramica dei fatti più rilevanti che in tutto il mondo hanno determinato dei passi in avanti nella lotta alle discriminazioni e nell’avanzamento dei diritti delle donne 👇

http://www.other-news.info/notizie/2021/03/13/traguardi-delle-donne-2020-oggi-voci-di-speranza/

Leggi anche 👉 Donne che costruiscono il futuro: intervista a Vandana Shiva

10 anni fa Fukushima

L’11 marzo 2011 il disastro nucleare di Fukushima riporta alla mente la tragedia che coinvolse il Giappone e il mondo intero.

Secondo disastro nucleare al mondo dopo quello di Chernobyl nel 1986, l’incidente si è portato via 16 mila giapponesi mentre migliaia sono stati gli sfollati che non sono più tornati in quel territorio. La paura delle radiazioni che ancora promanano dalla centrale ha depauperato l’intera zona, posta sotto stretta sorveglianza. Le bonifiche, in corso, si prevede dureranno ancora 30 anni. Un tempo lunghissimo per venire a capo di un problema certamente complesso e molto pericoloso.

Ancora una volta, incidenti come quello di Fukushima o Chernobyl, ci ricordano di quanto sia piccolo e interconnesso il nostro mondo. Basti pensare che i rilevamenti delle radiazioni nella acque del Pacifico rivelano che le acque radioattive giungono fin dall’altra parte dell’oceano lambendo le coste statunitensi e quelle cilene.

Il disastro, avvenuto in un paese che possiamo considerare molto “affidabile” nella prevenzione di questi eventi, ci dimostra ancora una volta che una centrale nucleare non sarà mai sicura al 100%. La domanda è: vale la pena rischiare?

Ci fermiamo qui. Grazie dell’attenzione, buona domenica, alla prossima settimana.

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