Denaro ai tempi del covid19: le aziende che hanno incrementato i loro profitti

di Marlene Simonini – OTHERNEWS

La traiettoria del denaro si è modificata, rallentata, poi è esplosa, nuove finanze sono state immesse e introiti sono stati percepiti. A conti fatti, quali aziende hanno incrementato i loro profitti in questo periodo?

Re delle statistiche è risultato Amazon. Il ricavato di Jeff Bezos è infatti aumentato di 25 miliardi di dollari rispetto all’inizio dell’anno. Gli introiti sono sì stati limati da spese contingenti, quali l’assunzione di 175 mila nuovi dipendenti e l’obbligo sindacale di aumentare la paga oraria, oltre a spese extra quali sanificazione e sicurezza, ma il dominio dei guadagni del colosso americano è stato, comunque, indiscutibile.

Si classifica al secondo posto la peculiare figura di Elon Musk, nelle cui tasche sono fluiti 5 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Come? Già nel pre pandemia la vendita dei prodotti Tesla non aveva subito rallentamenti ma i proventi veri e propri sono venuti dai cosiddetti “green credits”, o “regulatory credits”, ovvero dei crediti concessi dal governo federale americano a tutte quelle società in grado di apportare all’ambiente un inquinamento pari a zero. La vera svolta è questa: qualora una società si trovi ad avere un surplus di questi crediti, può liberamente venderli ad altre aziende del settore che si trovano nella necessità di ottenere tali punti per potersi attenere alle norme statali. È qui che si è concentrato il vero e proprio business di Elon Musk, un business in grado di fruttargli, nel secondo trimestre del 2020, 428 milioni di dollari, un record per il gigante già in crescita rispetto al trimestre precedente (354 milioni di dollari). 

Vince la medaglia di bronzo MacKenzie Bezos (ora MacKenzie Scott), ex moglie di Jeff Bezos. Di riflesso ai guadagni del colosso americano, il suo portafogli ha accolto 8,6 miliardi di dollari. Ma una menzione è necessaria: la giovane magnate, già nota per il suo ruolo di benefattrice nei confronti di comunità discriminate o socialmente escluse, ha devoluto finora ben 1,67 miliardi di dollari in beneficienza. Già nel maggio 2019 aveva firmato il Giving Pladge: una promessa che implica la donazione di oltre metà della sua ricchezza durante la propria vita e nel suo testamento. Un uso così consapevole e rispettoso dei propri proventi è da sottolineare. 

Segue, ma senza sorpresa, un’app di videoconferenze che quasi tutti abbiamo utilizzato almeno una volta: Zoom. L’azienda ha quadruplicato i suoi ricavi nel secondo trimestre dell’anno ed il suo fondatore, Eric Yuan, ha raggiunto un guadagno di 2,58 miliardi di dollari. Il lockdown, in questo caso, ha avuto il ruolo di spinta propulsiva.

In chiusura, una menzione per Steve Ballmar, l’ex Ceo di Microsoft che risulta aver guadagnato 2,2 miliardi di dollari. 

In conclusione, sembra proprio che il ruolo del leone l’abbiano svolto i big tech, illuminando un futuro sempre in cui lo sviluppo tecnologico sarà essenziale. La pandemia sembra aver solo accelerato tale percorso.