
Sotto accusa le pressioni del presidente sul governo dell’Ucraina. Due soli precedenti nella storia degli Stati Uniti: Nixon (1974 per il Watergate) e Clinton (1998 per il caso Lewinsky)
Da oggi, giovedì 31 ottobre, Donald Trump è ufficialmente in stato di accusa. La Camera dei Rappresentanti ha votato la risoluzione che approva l’impeachment con 232 voti a favore e 196 contrari. I deputati hanno seguito le consegne dei due partiti. Tutti, tranne due democratici che si sono schierati con il fronte contrario dei repubblicani. Ci sono solo due precedenti nella storia recente degli Stati Uniti. Il 6 febbraio 1974 la Camera autorizzò l’avvio dell’inchiesta sullo scandalo Watergate. Il 9 agosto Richard Nixon lasciò la presidenza prima che l’Aula votasse per approvare l’impeachment. Il 19 dicembre del 1998 la Camera adottò la stessa richiesta contro Bill Clinton, accusato di aver mentito sulla sua relazione con Monica Lewinski. Il 12 febbraio del 1999 il presidente democratico fu assolto dal Senato.
Trump: «E’ caccia alle streghe»
Oggi il dibattito nell’Aula della Camera è stato carico di tensioni. La Speaker Nancy Pelosi ha detto che la procedura è inevitabile, perché «il presidente Donald Trump ha tradito il suo giuramento e noi stiamo difendendo la Costituzione». Il leader dei repubblicani, Kevin McKarty ha replicato: «Trump non ha fatto nulla per meritarsi l’impeachment. I democratici hanno semplicemente paura di lui, perché non sono in grado di batterlo nelle urne». Furibonda la reazione di Trump, via Twitter: «E’ la più grande caccia alle streghe nella storia americana!». La portavoce della Casa Bianca, Stephanie Grisham ha aggiunto: «L’ossessione di Nancy Pelosi e dei Democratici per questo procedimento di impeachment illegittimo non fa male al Presidente Trump che non ha fatto nulla, fa male all’America. I democratici vogliono una condanna senza dare all’Amministrazione la possibilità di difendersi. Questo è ingiusto, incostituzionale e fondamentalmente anti americano». In campo anche Ivanka Trump che ha citato una lettera di Thomas Jefferson, uno dei Padri fondatori e uno degli autori della Dichiarazione di Indipendenza del 1776: «Circondato da nemici e spie che si appropriano e distorcono ogni parola che cade della mie labbra o esce dalla mia penna e inventano quando mancano i fatti. Alcune cose non cambiano mai papà!».
Trump: «E’ caccia alle streghe»
Oggi il dibattito nell’Aula della Camera è stato carico di tensioni. La Speaker Nancy Pelosi ha detto che la procedura è inevitabile, perché «il presidente Donald Trump ha tradito il suo giuramento e noi stiamo difendendo la Costituzione». Il leader dei repubblicani, Kevin McKarty ha replicato: «Trump non ha fatto nulla per meritarsi l’impeachment. I democratici hanno semplicemente paura di lui, perché non sono in grado di batterlo nelle urne». Furibonda la reazione di Trump, via Twitter: «E’ la più grande caccia alle streghe nella storia americana!». La portavoce della Casa Bianca, Stephanie Grisham ha aggiunto: «L’ossessione di Nancy Pelosi e dei Democratici per questo procedimento di impeachment illegittimo non fa male al Presidente Trump che non ha fatto nulla, fa male all’America. I democratici vogliono una condanna senza dare all’Amministrazione la possibilità di difendersi. Questo è ingiusto, incostituzionale e fondamentalmente anti americano». In campo anche Ivanka Trump che ha citato una lettera di Thomas Jefferson, uno dei Padri fondatori e uno degli autori della Dichiarazione di Indipendenza del 1776: «Circondato da nemici e spie che si appropriano e distorcono ogni parola che cade della mie labbra o esce dalla mia penna e inventano quando mancano i fatti. Alcune cose non cambiano mai papà!».