Tunisia, addio a Lina Ben Mhenni: ragazza della rivoluzione

di DIRE

Lina Ben Mhenni

Roma, 30 gen. – Lina Ben Mhenni, la “ragazza tunisina” che era diventata uno dei volti della “rivoluzione dei gelsomini” che nel 2011 rovescio’ il governo di Zine El-Abidine Ben Ali, e’ morta a 36 anni in seguito a una grave malattia auto-immune.

Attraverso il suo blog, censurato da Ben Ali, Lina Ben Mhenni non faceva solo informazione sulle proteste: era “una delle piu’ coraggiose protagoniste della battaglia”. Lo ricorda oggi un post delle edizioni Alegre, che in Italia hanno pubblicato il suo libro, intitolato, come il blog, ‘A Tunisian Girl’.

“Battaglia virtuale, con cyberattivisti, cyberpirati, cybersbirri, ma anche battaglia vera, con morti, arresti, sacrifici. Fino a quel 14 gennaio 2011, quando finalmente il tiranno, che ha beneficiato della compiacenza criminale del mondo occidentale, se ne va” ricordano da ‘Alegre’.

Lina Ben Mhenni era stata nominata nel 2011 per il premio Nobel per la Pace.

Nonostante la malattia, l’attivista era impegnata per i diritti dei detenuti e aveva avviato una raccolta di libri per le carceri. Inoltre, si era unita al movimento EnaZeda versione tunisina del MeToo che negli ultimi mesi ha denunciato molestie sessuali e discriminazioni contro le donne.

“Da ieri sono su una nuvola, una nuvola di buon umore” scriveva in uno dei suoi ultimi post sul blog raccontando di una sorpresa organizzata per lei dai suoi amici nella sede dell’Associazione tunisina delle donne democratiche. Scriveva ancora Lina, il 19 gennaio: “Un pensiero alla nostra rivoluzione che si batte ancora, malgrado i tradimenti. Come lei, mi battero’ per uscire da questa situazione difficile, grazie al vostro amore”.