Rohani annuncia 25 milioni di casi di COVID-19 in Iran

di Guglielmo RezzaOTHERNEWS

Il Presidente iraniano annuncia a sorpresa stime 100 volte più alte rispetto a quelle ufficiali

Il Presidente della Repubblica Islamica Iraniana Hassan Rohani

L’Iran è stato uno dei primissimi Paesi fuori dalla Cina ad essere colpito dall’epidemia di coronavirus, quando il resto del mondo ancora non si era reso conto della portata del pericolo e termini come “lockdown” e “quarantena” appartenevano ancora più al mondo della fiction che a quello della quotidianità.

L’arrivo del coronavirus in Iran dalla Cina è stata probabilmente una conseguenza della decisione da parte delle élite iraniane di non adottare alcuna misura che potesse ostacolare i voli e il flusso di merci e persone con la Cina. La scelta, a posteriori, potrebbe risultare imprudente, ma bisogna pur sempre ricordare che a gennaio non era ancora evidente l’impatto che il coronavirus avrebbe avuto sulla salute globale e soprattutto che la Cina è il più importante partner commerciale dell’Iran.

I primi due casi di contagi avvenuti nel Paese sono stati resi pubblici il 19 Febbraio 2020 e si trattava di due cittadini risultati positivi al virus SARS-CoV-2 nella città di Qom, una metropoli di 1.200.000 abitanti. Di lì in poi in contagi sono andati inesorabilmente aumentando, anche se i dati ufficiali sembravano più bassi di quanto non sarebbe stato lecito aspettarsi. Basti pensare che, intorno al 10 Marzo, Italia e Iran registravano entrambi circa 10.000 casi, ma a fine mese, mentre l’Italia toccava quota 100.000, l’Iran era fermo a 40.000, ossia meno della metà.

Il sospetto che l’epidemia fosse stata sottostimata era stato sempre presente, specialmente visto che l’Iran conta più di 80 milioni di abitanti e la sola Teheran è una metropoli da 8 milioni di abitanti. Nel corso di questi mesi sono state adottate dal governo misure di contenimento altalenanti per cercare di contenere l’epidemia, ma il numero ufficiale di contagi sembrava decisamente troppo basso: nella giornata di ieri, il 17 luglio, i casi totali ufficiali di COVID erano ancora “solamente” 269.000, mentre i contagi giornalieri 2.379.

Nonostante queste premesse e pur tenendo in considerazione che l’Iran sta proprio ora affrontando un ritorno del virus, l’annuncio di Rohani giunge comunque come uno shock. Stando alle stime del Ministero della Salute citate dal Presidente, in Iran potrebbero potenzialmente essersi verificati ad oggi 25 milioni di contagi e vi è il rischio che l’autunno ne porti con sé altri 35 milioni. Abbastanza paradossalmente, è probabile che l’Iran sia passato da una clamorosa sottostima dell’epidemia a una sovrastima, poiché la cifra sembra decisamente troppo alta. Se i numeri fossero effettivamente esatti, i 14 milioni di casi registrati a livello mondiale diverrebbero di colpo ben 39 milioni.