The Sunday Breakfast – 60 – panoramica sui fatti globali della settimana

a cura di Cecilia Capanna

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di Gianfranco Maselli – 30 nov – 6 dic 2020

Mentre l’Iran sembra tessere strategie belliche e la cronaca statunitense punta i riflettori sulla “Grazia Preventiva”, in Francia le conseguenze dell’affaire Zecler si aggravano pesantemente. Macron vacilla ma non perde occasione di prendere una posizione sulla questione dell’indipendenza del Nagorno-Karabakh, la regione contesa fra Armenia e Azerbaigian. Ancora, un clamoroso intervento in materia economica da parte del Papa completa un mosaico fatto di ritorsione, perdono, shock, tregua e progresso. Queste le parole chiave attraverso le quali si snodano i fatti globali di questa settimana. Chiude la rassegna la interessantissima chiosa di Roberto Savio sull’importanza del Diritto alla Comunicazione.

RITORSIONE

Ce n’è da raccontare in Iran. Il parlamento ha approvato una legge che obbliga il governo del presidente Hassan Rouhani a pesanti decisioni in materia nucleare. Nel mirino la sospensione delle ispezioni delle Nazioni Unite e il desiderio di espandere l’accumulo di uranio arricchito oltre l’inverosimile. La misura intrapresa, piuttosto drastica, potrebbe essere collegata alla misteriosa morte dello scienziato nucleare Mohsen Fakhrizadeh? Chi è il responsabile del suo omicidio? C’entra in tutto questo la sentenza di condanna a morte di Ahmadreza Djalali, il ricercatore svedese-iraniano condannato a morte per spionaggio in Iran? Può questa legge essere considerata anche un messaggio destinato alla neo-amministrazione americana di Joe Biden? Cerchiamo di orientarci attraverso la trama di quella che sembra essere quasi una spy-story con l’aiuto di Rosarianna Romano 👇

https://www.other-news.info/notizie/2020/12/05/nucleare-iran-sale-tensione-internazionale/

PERDONO

Negli Stati Uniti i riflettori sono puntati, ancora una volta, sulla famiglia Trump. L’ex presidente sta cercando in tutti i modi di far approvare la grazia preventiva, anche detta “perdono presidenziale”, da estendere ai propri familiari e più stretti collaboratori, da Rudy Giuliani a Jared Kushner, anche in assenza di condanne. La domanda sulla bocca di tutti ora è: può farlo? Come se non bastasse, alla notizia si accompagna uno scandalo che ha coinvolto la figlia, Ivanka, che qualche giorno fa ha deposto a Washington nell’ambito di un’inchiesta su un’ambigua gestione dei fondi elettorali. Ce ne parla Marlene Simonini👇

https://www.other-news.info/notizie/2020/12/05/trump-vuole-grazia-preventiva-per-famiglia-e-consiglieri/

PATTO

Torna a sorprendere Papa Francesco con la sua iniziativa “Economy of Francesco”, un summit che ha visto partecipare duemila giovani imprenditori, economisti e premi Nobel, alla fine del quale ha lanciato con un video messaggio qualcosa in cui nessun altro papa si era mai impegnato: un ripensamento dell’economia post-pandemia basata su un nuovo modello di sviluppo e valori. Scopriamo in che cosa consiste insieme ad Alice Minati 👇

https://www.other-news.info/notizie/2020/12/06/economia-papa-francesco-giovani-protagonisti-cambiamento/

SHOCK

C’è caos in Francia dopo lo scoppio dell’Affaire Zecler, il produttore musicale nero picchiato da quattro agenti delle forze dell’ordine a Parigi. Emanuelle Macron, parlando dell’accaduto, si è detto scioccato anche se, ahimè, lo shock non basta, soprattutto se il parlamento, qualche giorno prima del pestaggio, aveva approvato la nuova legge sulla sicurezza con un discusso articolo che vietava le riprese dei poliziotti in azione.

Un paese intero finisce per assistere al contrappasso più rapido di sempre. Il caso Zecler emerge grazie a quelle stesse riprese che il parlamento avrebbe vietato e forse il vero shock è proprio questo. Macron ordina immediatamente marcia indietro. La legge va riscritta ma lo stop del presidente suona come una sconfessione del parlamento e manda i tilt i rapporti politici, soprattutto nel partito di maggioranza. Il video del pestaggio di Michel Zecler sembra dunque destinato a mettere in difficoltà il consenso già traballante di Macron e ad interferire sull’esito delle presidenziali delle 2022.

TREGUA

Macron vacilla ma non perde occasione di esporsi in politica estera, dove prende una posizione a favore dell’indipendenza del Nagorno-Karabakh, riaccendendo però la tensione fra la Francia e l’Azerbaigian e attirando su di sé gli attacchi di Erdogan, che esorta i francesi a sbarazzarsi del loro presidente. Nella regione contesa fra azeri e armeni gli sviluppi non mancano mai, neanche dopo la tregua fra i due paesi. Le condizioni del cessate il fuoco sono state rispettate da entrambi ma il numero dei soldati azeri uccisi nel conflitto, reso noto da Baku, è altissimo, tanto quanto il numero degli armeni costretti all’esodo. Fra vincitori e vinti e immancabili interferenze internazionali cerchiamo di tirare le somme su quanto è accaduto all’interno della regione con Naomi Di Roberto 👇

https://www.other-news.info/notizie/2020/12/05/rispettati-accordi-tregua-nagorno-karabakh/

L’IMPORTANZA DEL DIRITTO ALLA COMUNICAZIONE

Concludiamo la nostra rassegna settimanale con un’intervista del nostro Presidente Roberto Savio a Radio Universidad de Chile. In occasione dei 40 anni del Rapporto McBride Roberto Savio riflette sull’importanza del diritto alla comunicazione nelle costituzioni. È quanto mai fondamentale che oggi il Cile, impegnato in un processo di riforma costituzionale, ne tenga conto: senza comunicazione non c’è democrazia 👇

https://www.other-news.info/notizie/2020/12/04/il-diritto-alla-comunicazione-e-fondamentale/

Grazie dell’attenzione, buona domenica, alla prossima settimana.

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